Convivono nel Ginevra due anime, una più creativa e una ancorata alle tradizioni. Domina un gusto cosmopolita, concretizzato nella commistione di pochi elementi, unendo il design a opere d’arte. La voluta essenzialità degli ambienti, pur richiamando atmosfere internazionali, esplicita nella scelta dei dettagli il profondo legame con il territorio: dalla pavimentazione blu a richiamare il mare ai quadri di artisti, come il Cazzaniga, profondamente innamorati delle Marche. Nel nuovo spazio, il protagonista è il piatto. Tutto è stato attentamente studiato: dall’illuminazione, che mette in risalto le creazioni dello Chef, alla cucina a vista, che come un teatro racconta in maniera trasparente l’elaborazione delle portate e il laborioso processo che ruota attorno alla cucina espressa.
Quello del Ginevra è un percorso di maturazione, di autoconsapevolezza e di inchino alla bontà delle materie prime, oltre che all’ascolto dei consigli da parte di chi il ristorante lo vive. È l’umiltà, infatti, uno dei principi cardine che fondano al Ginevra il lavoro di tutti i giorni e che si riflette in primis nella scelta del nome di catena – The Begin Hotels – perché il miglioramento parte dalla consapevolezza che non vi sono mete, ma solo percorsi. O meglio, esperienze. Materiche, come in questo caso.